viaggioincina

tour operator: Nuove Esperienze anno: 2009    durata: 15 gg
alloggi: Alberghi mezzi: Aereo, Pullman, Treno

Viaggio in Cina effettuato nell'agosto del 2009: Il Flauto di Giada. Principali località visitate : Pechino ( il Tempio del Cielo, la Città Proibita, il Palazzo d'Estate, il sepolcro dei Ming ), la Grande Muraglia, Shanghai ( il Giardino Yu, la Città Vecchia, il Tempio del Buddha di Giada, la Nanjing road ), Xian ( la Pagoda della grande Oca Selvaggia, l'Esercito di Terracotta, il Mausoleo del Primo Imperatore Qin Shi Huang ),  Guilin ( navigazione sul fiume Li ), Canton ( il Quartiere Coloniale, la Casa degli antenati della famiglia Chen ), Hong Kong ( il mercato di Kowloon, Victoria Peack, Repulse Bay ), Macao.



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Viaggio in Cina: seleziona la tappa di tuo interesse.

11-08-2009 Genova - Monaco di Baviera - Pechino

La partenza.

12-08-2009 Pechino

Arrivo a Pechino nella tarda mattinata. Visita del Tempio del Cielo e giro notturno nella nuova zona Olimpica.

13-08-2009 Pechino

Visita alla Città Proibita ed al Palazzo d'Estate sul lago Kunming.

14-08-2009 Pechino - La grande Muraglia - Pechino

Escursione alla Grande Muraglia e visita al sepolcro della dinastia dei Ming.

15-08-2009 Pechino - Shanghai

Visita della città: il Tempio del Budda di Giada, Shanghai di notte.

16-08-2009 Shanghai

Visita della città: la zona antica di Puxi, il Giardino di Yu, la nuova zona di Pudong, via Nanchino.

17-08-2009 Shanghai - Xian

Visita della città: Visita alle antiche mura del periodo Ming ed alla Pagoda della Grande Oca Selvaggia di epoca Tang.

18-08-2009 Xian

Visita all'Esercito di Terracotta e del Mausoleo del Primo Imperatore Qin Shi Huang Ti.

19-08-2009 Xian - Guilin

Visita della città: la collina dell'Elefante, la grotta del Flauto di Canne.

20-08-2009 Guilin

Escursione in battello sul fiume Li e visita ad un villaggio di contadini.

21-08-2009 Guilin - Canton

Visita al quartiere coloniale ed alla casa degli antenati della famiglia Chen.

22-08-2009 Canton - Hong Kong

Visita della famosa zona commerciale: Nathan Road, visita al mercato notturno di Kowloon.

23-08-2009 Hong Kong - Macao - Hong Kong

Visita ai quartieri centrali: Victoria Peak, Repulse Bay, villaggio di pescatori di Aberdeen. Escursione a Macao.

24-08-2009 Hong Kong - Genova

Giro per negozi e gita in battello nella Baia. Partenza per rientro in Italia



dettagliotappa

data : 13•8•2009 - 3° giorno in viaggio
itinerario : Pechino: la Città Proibita e il Palazzo d'Estate sul lago Kunming.
mezzi :    km : circa 50
: Gloria Plaza Hotel    : Jianguomen Nan Avenue, 2 - Beijing    : (86) 10-6515 8855 - Fax: (86) 10-6515 8533


diariodibordo

Pechino - La Porta della Pace Celeste - Ingresso della Città Proibita, seleziona per ingrandire Secondo giorno in Cina e primo risveglio a Pechino. La mattina si presenta cupa, un sole malato fa capolino dietro una cortina lattiginosa che avvolge come un manto cose e persone. Riprendiamo il pulmann e insieme a migliaia di cinesi ci mettiamo in fila per la nostra prima coda mattutina, d'altra parte qui sono talmente in tanti che in macchina o a piedi non si può sperare di farla franca. Per fortuna il tragitto è breve e poco dopo sbarchiamo nuovamente in piazza Tiananmen, in quello che universalmente è riconosciuto come il vero centro politico di tutto il paese, il termometro in grado di misurare lo stato sociale della Repubblica Popolare. La piazza, dalla famosa prostesta della primavera del 1989, è costantemente sotto i riflettori dei media mondiali e sotto lo stretto controllo del governo locale, monitorata ventiquattro ore su ventiquattro da telecamere e dagli occhi vigili dei poliziotti in divisa e in borghese. Non abbiamo il tempo di farne un giro approfondito e dopo una rapida occhiata siamo gia in coda, l'ennesima, per varcare la porta della Pace Celeste, traduzione letterale del nome Tian An Men, soglia d'ingresso della Città Proibita, il luogo mito nei racconti dei primi viaggiatori dell'800 che tornavano in Europa dopo aver visitato la Cina.

Qui potete vedere un'interessante presentazione che illustra una panoramica dell'intera città Videopresentazione della Città Proibita su YouTube, insieme alle mie foto Le mie foto della Città Proibita a Pechino

Edificata in 14 anni, a partire dal 1406, ospitò per circa cinquecento anni ventiquattro imperatori delle diverse dinastie succedutesi al potere, fino alla caduta definitiva del sistema imperiale, nel 1911, sotto la spinta dell'onda rivoluzionaria di Mao. Circondata da un muro alto 10 metri occupa oggi un'area di circa 72 ettari, al suo interno si trovano numerosi palazzi utilizzati per scopi cerimoniali, di rappresentaza e per la gestione dell'amministrazione dello stato, insieme a quartieri residenziali che ospitavano la famiglia imperiale, la sua corte e le numerose concubine che avevano il compito di allietare le serate dell'imperatore di turno.  Lasciata piazza Tiananmen e oltrepassato l'ingresso su cui campeggia il grande ritratto del presidente Mao siamo pronti a lasciarci sorprendere dalle meraviglie che l'antico complesso ancora oggi custodisce. Un viale alberato conduce ad una delle antiche porte d'accesso alla Città Proibita, la Wumen, la Porta di Mezzogiorno. Superata l'ennesima coda entriamo in un grande cortile, l'afflusso dei turisti è notevole, una massa di ombrelli colorati si staglia inconfondibile sul bianco candido dei cinque ponti che attraversano lo Jinshuihe, il Ruscello dalle Acque d'Oro, creando un effetto d'insieme davvero notevole. Una serie di altre tre porte, attraversiamo quella di mezzo anticamente riservata al passaggio dell'imperatore, ci introduce nel grande piazzale che ospita il Taihedian, il Palazzo dell'Armonia Suprema, uno dei più bei edifici della Città Proibita. Suddiviso in tre sale era utilizzato per le udienze pubbliche a cui presiedeva l'imperatore, che accedeva alla sommità della terrazza dalla scala centrale abbellita da un tappeto di marmo bianco in cui sono ritratti il drago, simbolo della forza e del potere imperiale, e la fenice, simbolo di bellezza associato anche alla pace e all'ordine. Visualizzazione ingrandita della mappa



Il palazzo, realizzato completamente in legno ad incastri, è la più grande costruzione di tutta la Città Proibita, simbolo della potenza dell'imperatore che assiso sul trono riceveva le manifestazioni di devozione dei funzionari e dignitari del suo regno. Come tutti i principali edifici della Città Proibita ha subito negli anni numerosi restauri e si presenta oggi in un eccellente stato di conservazione, con i colori brillanti che doveva avere all'epoca del suo massimo splendore. All'interno presenta, oltre al trono dorato, un bel soffitto di legno a cassettoni finemente decorato, mentre la porta centrale laccata di rosso, riservata solo al passaggio dell'imperatore, è abbellita da palle dorate; si dice che a toccarle portino fortuna, e c'è da crederci visto come i turisti locali si prodigano a sfregarle. Ma il mio preferito è il palazzo successivo Video del film l'Ultimo Imperatore su YouTube, lo Zhonghedian, il Palazzo dell'Armonia Perfetta, scenografia originale utilizzata nel famoso film di Bernardo Bertolucci "l'Ultimo Imperatore", in particolare nella scena dell'incoronazione in cui l'imperatore bambino si affaccia dalla terrazza con tutti i dignitari che si affrettano a prostarsi per rendergli omaggio. Di dimensioni ridotte rispetto al primo era utilizzato come luogo di riposo e meditazione. Anche qui, per accedere alla terrazza su cui è edificato il palazzo, l'imperatore utilizzava una scala di marmo abbellita da un tappeto scolpito. Il terzo palazzo, il Baohedian, il Palazzo dell'Armonia Protetta, è anche l'ultimo edifico della parte pubblica della Città Proibita, quella a cui potevano accedere dignitari, funzionari e ambasciatori stranieri ammessi alla presenza dell'imperatore. In questo palazzo si svolgeva la tradizionale cerimonia in cui l'imperatore sceglieva tra gli aristocratici della sua corte i ministri e i rappresentanti locali del suo regno. Scendendo dalla piattaforma su cui sono edificati i tre palazzi usciamo dalla parte pubblica e di rappresentanza della Città Proibita per affacciarci verso l'ingresso della Porta della Purezza Celeste, la porta che si apre nell'alto muro di recinzione che custodisce alla vista la parte privata della Città Proibita, quella che accoglieva la residenza della famiglia imperiale. Prima di entrare nell'area più riservata ed intima giriamo lo sguardo ad ammirare il maestoso tappeto di marmo, un blocco unico di 16,5 m di lunghezza per 3 di larghezza con un peso di 250 tonnellate, che orna la scala centrale d'accesso alla piattaforma, quella riservata all'imperatore. L'elegante disegno raffigura nove draghi che volano fra le nuvole al disopra dei cinque monti sacri che emergono dall'oceano primordiale.




Giardini Imperiali - La Città Proibita - Pechino, seleziona per ingrandire Entriamo nella zona interna della Città Proibita attraverso una porta laterale, un lungo viale fiancheggia i cosiddetti palazzi interni, di dimensioni decisamente inferiori, aprendosi a tratti su piccoli cortili dove regna un'aria tranquilla e rilassata. Questa zona della Città proibita ospitava i quartieri residenziali della famiglia imperiale e delle numerose concubine, tre sono i palazzi principali, disposti come quelli esterni lungo un asse principale su una piattaforma leggermente rialzata: il Palazzo della Purezza Celeste, che ospitava le camere da letto degli imperatori, la Sala dell'Unione, dov'era collocato il trono dell'imperatrice, ed infine il Palazzo della Tranquillità Terrestre, che ospitava le camere da letto delle imperatrici; ogni imperatore poteva avere tre mogli ufficiali ed un numero non ben definito di concubine e favorite. Ai lati dei tre palazzi si estendono il quartiere Occidentale e quello Orientale dove si trovano numerosi altri palazzi che però non visitiamo approfonditamente, ospitavano, tra l'altro, le residenze delle concubine, templi, come il Tempio degli Antenati della famiglia imperiale, sale adite a scopi particolari, come la Sala del Digiuno dove l'imperatore digiunava per due giorni prima di recarsi al Tempio del Cielo e a quello della Terra, cucine, magazzini ed altro ancora. Attraversati i giadini imperiali usciamo dalla Città Proibita dalla Porta Shenwumen, o Porta della Fierezza Divina, al di la del fossato che circonda tutta la Città proibita si trova la Collina del Carbone, cosi chiamata perchè in epoca imperiale era utilizzata per conservare il carbone utilizzato nelle cucine e per il riscaldamento, una collina artificiale costituita dal materiale di risulta derivante dallo scavo del fossato e dalla costruzione della città stessa. E' ormai ora di pranzo quando terminiamo la visita, giusto il tempo di un'ultima occhiata mentre risaliamo sul pullman. Devo essere sincero, la Città Proibità è indubbiamente affascinante, ma non mi ha lasciato un ricordo stupefacente come invece mi sarei aspettato. Probabilmente la mia immaginazione è rimasta troppo influenzata da quell'alone di mistero e meraviglia che ruota attorno alla storia passata e recente di questo luogo e in parte deve aver anche contribuito il profilo architettonico a cui tutto si conforma, in uno stile si bello, ma un po' troppo ripetitivo. Un breve tratto in pullman ed arriviamo davanti all'ingresso di una fabbrica di oggetti preziosi realizzati con le perle di fiume. Ma come non dovevamo andare a pranzo ? Si, ed infatti siamo arrivati, il ristorante è all'interno della fabbrica trappola. Questa è la prima di altre situazioni che incontreremo durante il viaggio, con uno schema che si ripeterà in maniera classica: visita alla fabbrica, illustrazione della realizzazione dei loro manufatti, pranzo, spesa libera... D'altra parte, qui come altrove, bisogna pure arrontondare, e allora che sia l'organizzazione, la guida o forse addirittura una direttiva governativa poco cambia, tanto tra acquisti per souvenir e piacere personale avete mai visto una donna che rinunci a cuor leggero a spendere una mezz'ora e passa a studiare cosa comprare.  Alla fine il pranzo si è rilevato buono ed anche la spiegazione su come vengano coltivate le perle di fiume interessante. Per la spesa il prezzo dei gioielli non ci è sembrato eccessivo, ma d'altra parte ricordate che le perle di fiume cinesi sono considerate qualitativamente inferiori alle perle di mare, in particolari a quelle giapponesi. A questo punto della giornta il programma prevede la visita del Palazzo d'Estate, residenza estiva delle ultime due dinastie imperiali affacciata sul lago Kunming.


Persona in costume - Palazzo d'Estate - lago Kunming - Pechino, seleziona per ingrandire Il Palazzo d'Estate, inserito dal 1998 tra i siti protetti dall'Unesco, dista circa 20 Km da Pechino, l'aspetto attuale risale al periodo dell'ultima dinastia imperiale, quella Ming, in cui venne anche realizzato il lago artificiale. Il panorama è gradevole, composto come in un affresco impressionista da ninfee di un rosa purpureo, piccole barche che scivolano tranquille sulle placide acque del lago e macchie di verde assoluto, nella vegetazione e nei rami degli alberi, che si piegano a sfiorare un insieme colorato di varia umanità che si gode la tranquilità del luogo. Lungo la sponda del lago si sviluppa sinuoso un corridoio di legno coperto da una tettoia, in posizione leggermente rialzata veniva utilizzato dall'imperatore per godere del panorama e poter fare tranquillamente una passeggiata anche in caso di maltempo. Ogni tanto una figura in costume, piombata a terra con tanto di zoccoli di legno da chissa quale epoca, ci ricorda che stiamo calpestanto un luogo che non molti anni fa era riservato solo a pochi eletti, figure umane il cui alone trascendeva fino ad un livello divino. Visualizzazione ingrandita della mappa





Risciò - La Città Vecchia - Pechino - Cina, seleziona per ingrandire Dopo una breve passeggiata sulle sponde del lago Le mie foto del Palazzo d'Estate , che non prevede la visita interna del Palazzo d'Estate, riprendiamo la strada per Pechino. Rientrati in città ci concediamo una breve escursione in risciò nella parte vecchia. In realtà, da quello che ho potuto vedere, sembra che a Pechino non si sia sviluppato un nucleo storico, al di fuori della Città Proibita, come invece ci si potrebbe aspettare in città dalla storia millenaria. Piccole case di mattoni grigi ad un piano inserite in un tessuto di vicoli, in cui due carrozzelle, spinte a forza di pedalate, fanno fatica a passare nei sensi opposti. La vecchia Pechino è tutta qui Le mie foto del Palazzo d'Estate , o per lo meno quella che è possibile mostrare ad uno straniero, forse sacrificata al rapido sviluppo urbanistico del capitalismo di stato o forse condannata ad un precoce oblio per il labile materiale di costruzione utilizzato. Visitiamo anche la casa di un conoscente della nostra guida, un archeologo e professore universitario, pochi ambienti raccolti attorno ad un piccolo cortile dove si trovano anche i servizi. Il professore è simpatico ed è lieto di trascorre con noi un po' del suo tempo, c'è anche sua moglie, sono persone semplici che vivono in modo modesto, i loro stipendi non sono di certo paragonabili a quelli di pari ruolo europei, ma pur nel poco trasmettono una grande sensazione di serenità. Salutati i nostri ospiti riprendiamo il pulmann e dopo la cena in un ristorante locale ci concediamo il lusso, prima di andare a dormire, di un bel massaggio plantare, attività che qui sembra di gran moda. Il centro è ancora aperto, nonostante l'ora tarda, e cosi ne approfittiamo per affidare a mani esperte le nostre stanche estremità per un rilassante massaggio. E' un campo, quello dei massaggi, in cui gli orientali sono dei veri maestri, ne esistono di vari tipi, non c'è nessuna zona del corpo che non sia interessata al proposito, ognuno  corredato dalla sua bella spiegazione scientifica sui benefici effetti che se ne può ricavare. E dopo una giornata come quella di oggi, trascorsa in piedi a girare in lungo e in largo, credo che quello plantare sia in assoluto la sintesi migliore.


Tappa del 14-8-2009: Pechino (CN) - La grande Muraglia - Pechino (CN)




note

Ricordate, tutto cambia. Per questo quello che era vero all'epoca del mio viaggio oggi può non esserlo più !

Il contenuto dei diari è frutto delle mie esperienze di viaggio e tutte le opinioni sono espresse a titolo puramente personale, non intendendo con ciò ledere i diritti o urtare la suscettibilità di nessuno. E' possibile riprodurne il contenuto su siti web amatoriali purchè ne venga citata la fonte ed informato l'autore. Qualsiasi altro tipo di utilizzo è soggetto ad un'espressa autorizzazione. Le informazioni storiografiche e documentali sono tratte dalla rete. Questo Sito non ha nessuna finalità di lucro, non ha sponsor ne intende promuovere nulla o nessuno se non nell'affermazione di proprie opinioni personali. Le foto pubblicate nel presente diario sono state da me effettuate e sono freeware per un uso personale. Le immagini e le Clip Art utilizzate sono state dichiarate freeware per un utilizzo privato dai detentori del legittimo copyright.



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